venerdì 31 maggio 2013

TORTA 45esimo di Mamma & Papà



Il primo di giugno i miei genitori festeggiano 45 anni di matrimonio...e a rompergli le uova nel paniere tre anni dopo le loro nozze (il giorno del loro anniversario) nacqui io!!!
Per farmi un po' perdonare di aver rubato la scena per tanti anni quest'anno ho deciso di preparare una torta "Prato in Fiore"...come il loro amato e stracurato giardino...



Ho deciso di utilizzare due torte margherite poichè mia madre non ama il classico pan di spagna [ricetta: http://cecifave.blogspot.it/2013/05/torta-margherita-con-maialini.html?m=1 ]
Come copertura e farcia utilizzo della semplice confettura di albicocche fatta in casa (come piace al mio papà).
Innanzitutto ho mischiato i coloranti in gel giallo e blu per tingere la pasta di zucchero [ricetta: http://magiadeisapori.blogspot.it/2013/04/la-pasta-di-zucchero.html?m=1 ]. Lo faccio su un piattino e provo su poca pasta fino a ottenere la nuance desiderata; in questo caso un verde chiaro.





Ho preparato diversi tipi di fiorellini di zucchero e qualche farfalla, la scritta LoVe...ecco il risultato!!!



lunedì 27 maggio 2013

TORTA alle NOCI




Ingredienti
150gr di cioccolato fondente
320gr di farina
150gr di burro
2 cucchiai di zucchero
un limone non trattato
un uovo e un tuorlo
1/2 cucchiaino di lievito vanigliato
300gr di gherigli di noce
300gr di miele
1/2 bicchierino di rum
1/2 bicchierino di vino bianco secco
sale

Impastate in una ciotola 130gr di burro spezzettato con lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale. Incorporate l'unico intero, il tuorlo, il vino e 300gr di farina setacciata con il lievito. Formate una palla con l'impasto, avvolgetela in un telo e fatela riposare in frigo per 30 minuti.
Intanto, scottate le noci in acqua bollenti per 2 minuti, scolatele, privatele della pellicine e fatele asciugare; tritatele nel mixer e mescolatele con il miele e il rum.
Stendete la pasta in una sfoglia di 2/3 mm di spessore. Ricavatene 2 dischi (uno poco più grande). Foderate con quello più grande una teglia di 26 cm, facendo ben risalire i bordi. Distribuitevi la farcia di noci e miele, adagiatevi sopra il disco rimasto. Punzecchiate la superficie e infornate la torta a 180• per 40 minuti.
Fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria e quando sarà tiepido stendetelo sulla superficie ella torta appena sfornata. Decorate a piacere con qualche gheriglio, fate riposare finché la glasse sarà asciugata e servite.

giovedì 23 maggio 2013

RED VELVET CAKE


La torta red velvet ("velluto rosso"), è una torta molto in voga negli Stati Uniti. Il colore rosso, da cui deriva il nome, può variare tra rosso scuro, rosso vivo e rosso marrone. Normalmente viene preparata come base per una torta a strati, poi guarnita con crema di vaniglia, crema al burro o crema di formaggio. Si usa una crema chiara per aumentare il contrasto con il rosso della torta.

In origine il colore rosso scuro della torta era dato dalla reazione chimica tra il cacao in polvere con gli ingredienti acidi, quali il latte acido o latticello. Ora la colorazione viene data con l'aggiunta di un colorante alimentare. Per la colorazione può essere usata anche la barbabietola rossa evitando in questo modo i coloranti chimici.

Tenendo presente il variare delle ricette, gli ingredienti più usati sono farina, burro, zucchero, latticello, cacao e coloranti alimentari. Come guarnizione la crema di formaggio è la più comune ed è associata nell'immaginario collettivo americano a questo tipo di torta.

Pur essendo un torta tipica della cucina del Sud degli Stati Uniti, la sua popolarità è molto aumentata negli ultimi anni. Ora la si può comunemente trovare nelle pasticcerie di tutto il paese.

La mia RED VELVET cake
Ingredienti:
450 gr. di farina bianca 00
400 gr. di zucchero
170 gr. di burra
3 uova
6 cucchiai di colorante alimentare rosso liquido
15 gr. di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino e 1/2 di estratto di vaniglia
Sale 1 pizzico
370 gr. di latticello oppure yogurt intero
8 gr. di aceto di mele
8 gr. di bicarbonato

Per la crema alla vaniglia:
50 gr. di farina
500 ml. di latte
400 gr. di zucchero
450 gr. di burro
10 gr. di vaniglia

Preparazione:
1. Per la Red Velvet Cake bisogna preparare ben 3 dischi di base: lavorate il burro ammorbidito con metà dello zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite le uova a temperatura ambiente una alla volta alternandole con l’altra metà dello zucchero, unite il cacao setacciato, il colorante e la vaniglia continuando a lavorare con le fruste.

2. Sciogliete il sale dentro al latticello (oppure con dello yogurt bianco intero). A parte in un’altra ciotola sciogliete il bicarbonato nell’aceto di mele e infine unitevi il latticello alternandolo alla farina e l’aceto con il bicarbonato.

3. Ungete e infarinate tre tortiere dal diametro di 24 cm; versate l’impasto della red velvet cake dividendolo in parti uguali e cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 30 minuti. 
In alternativa, potete cuocere l’impasto in un’unica tortiera e poi dividere la torta in tre dischi di uguale spessore.

4. Nel frattempo preparate la crema: con le fruste sciogliete la farina nel latte freddo; mettetelo sul fuoco dolce e fate "sobbollire" per 10 minuti mescolando continuamente. Versate la crema in un contenitore basso, copritela a contatto con della pellicola e lasciatela intiepidire. A parte sbattete il burro con lo zucchero quindi aggiungete la vaniglia e continuate per un altro minuto. Unite infina la crema di latte e farina e amalgamate il tutto fino a ottenere una crema liscia e omogenea.

5. Quando i dischi saranno pronti, sfornateli e lasciateli raffreddare. Poggiate il primo disco su di un piatto e spalmateci la crema; coprite con il secondo disco e spalmate nuovamente uno strato di crema. Infine coprite con il terzo disco e rivestite tutta la red velvet cake con la crema alla vaniglia. Se non la servite subito ricordatevi di riporre la torta in frigorifero coperta per bene con una campana di vetro in modo che non secchi e non assorba gli odori del frigorifero.

mercoledì 22 maggio 2013

UN BALCONE PERFETTO


Questa foto ben rappresenta l'idea che ho del mio balcone, lo immagino così....poi apro gli occhi e la realtà è ben diversa!! 
Quest'anno però ho studiato (forse un po' troppo tardi) e sono pronta per avere un balcone da favola!! 

Il balcone è  uno spazio fondamentale nella vita di  tutti i giorni, soprattutto per chi, abitando in città, non ha a disposizione uno spazio verde o un piccolo giardino, dove coltivare la propria passione per piante e fiori.

Il balcone è uno spazio perfetto per coltivare fiori e piante aromatiche,  ma anche per rilassarsi all'aria aperta, leggere un libro, bere il caffè o magari anche fare un po' di ginnastica o di stretching… insomma, può diventare un prolungamento, nella bella stagione, della propria casa, da vivere a pieno.
Questo vale anche per un balcone di dimensioni minime che, con i giusti accorgimenti, può essere arredato ad hoc, diventando comodo e accogliente,  in sintonia con i gusti personali e con lo stile della casa.

Bastano un tavolino e delle sedie pieghevoli da esterni, una tenda parasole avvolgibile, oppure un ombrellone, delle griglie per gli arbusti rampicanti e delle fioriere, e il gioco è fatto. 
Il tutto può  essere scelto in base a colori e forme diverse, che ben si adattino alla facciata e allo stile del palazzo in cui il balcone si trova.

Il binomio fiori-balcone riporta subito alla mente i gerani: un classico tra le piante da balcone, caratterizzati da una grandissima scelta di varietà e colori, con fioriture che si protraggono per tutta la bella stagione, fino anche ad ottobre.
I gerani campeggiano nei balconi di montagna, in città o anche al mare, abbinati per colore o con altre specie di piante tipiche. Il geranio è  caratterizzato da portamento eretto, fusti tondi e carnosi con foglie grandi e tondeggianti, il più delle volte carnose e spesse.

Se il balcone è in una posizione soleggiata, vanno benissimo anche specie come le surfinie, anch'esse disponibili in tantissime cultivar, che necessitano di abbondanti innaffiature e che, con l'aiuto di dosi di concime al potassio, regalano anch’esse una rigogliosa fioritura per tutta la bella stagione.

Sul balcone per composizioni interessanti vanno benissimo anche le verbene e le piante succulente come la portulaca, che fra l'altro richiede poca acqua.
Le campanule, erbacee perenni con tonalità di colore che spaziano dal viola scuro a quello chiaro, è una pianta che gradisce il sole, è molto resistente e  si propaga molto velocemente.
Se il balcone è invece in una posizione di mezz’ombra, allora è  bene prediligere specie più  sensibili, come azalee, ciclamini, ortensie e orchidee, magari abbinate a erbe aromatiche o piccoli ortaggi.

Infine, se lo spazio è proprio ridotto, si può ricorrere ad interessanti prodotti per il giardino verticale. Come vasi appesi, sovrapposti o ancora sacche contenitive per terriccio e bulbi.

Qualsiasi pianta si scelga per il proprio balcone, necessiterà in ogni caso di una corretta irrigazione,  affinché possa donarci una bella e prolungata fioritura.
La quantità d'acqua dipende da tante variabili innanzitutto il tipo di pianta e di terreno, ma anche la stagione, l'esposizione al sole, la grandezza del vaso prescelto e l'umidità dell'aria.
In ogni caso è buona regola annaffiare quando il terriccio è abbastanza secco e finché l'acqua fuoriesce dai fori di drenaggio del vaso stesso. Non procedere mai dall’alto con le innaffiature: meglio bagnare il substrato e il terriccio direttamente, così da evitare possibili marcescenze. 
L'orario migliore per procedere è al mattino presto oppure alla sera, quando c’è il tramonto. Mai durante le ore più calde: il sole farebbe evaporare gran parte dell'acqua, prima che questa possa essere assorbita dalle radici, oltre a provocare scompensi termici.









BARATTOLI di VETRO che passione!!


Se anche voi come me salvate ogni più piccolo vasetto di vetro con l'idea che prima o poi vi tornerà utile...ecco una carrellata di idee.

In questo post vedrete come degli oggetti banali come i barattoli di vetro possano diventare splendide decorazioni, che piaceranno sicuramente agli amanti del vintage e dello stile shabby chic, oltre che alle persone dall’animo ecologista.
Vediamo quindi gli impieghi più comuni e quelli più insoliti per i barattoli di vetro.
Spesso vengono riempiti di fiori e utilizzati in sostituzione dei classici e più costosi vasi.


Altra soluzione estremamente scenografica è utilizzarli come porta candele, perfetti come centrotavola economico o per creare un’atmosfera magica.



Ma il limite all’impiego dei barattoli di vetro è la fantasia: eccoli infatti utilizzati al posto dei bicchiere per i drinks di benvenuto o addirittura come contenitori per un dolce al cucchiaio.


Perché solo appoggiarli? Si possono anche sospendere: l’effetto è molto chic!

Passiamo quindi alle decorazioni: le possibilità sono tantissime. Il modo più semplice è avvolgerli con un nastro, della stoffa, del pizzo o persino della iuta.



Oppure rivestirli internamente di carta da regalo (il web offre diversi tutorial).

O perché no, dipingerli. Potete creare un effetto pizzo o anche creare delle scritte con la colla a caldo prima di colorarle. Oppure dar loro giusto un tocco di colore.


Usando la fantasia avrete a vostra disposizione la materia prima (i vasetti di vetro riciclati) per creare confezioni (sali da bagno, sale colorato, miele, caramelle, spezie o aromi...erc) e oggetti unici!!




sabato 18 maggio 2013

SCIROPPO DI LUMACA


Oggi un post "informativo" sullo sciroppo di lumaca..un must in casa nostra. Lo usiamo da più di tre anni e devo dire che mi sento di consigliarlo.



Le virtù salutari delle lumache sono conosciute da tempo immemorabile. Galeno ricorda nelle sue opere che gli abitanti di Alessandria se ne nutrivano in gran quantità per riprendere le forze dopo le malattie. I greci lo consumavano per sciogliere il catarro e facilitarne l'eliminazione. Il medico Castore Durante, nel XVI secolo, nel suo libro "Il Tesoro della Sanità", ribadisce che i preparati mucillaginosi a base di lumaca " secondo l'esperienza personale, giovano allo stomaco ed ai polmoni e provocano il sonno". Nel XIX secolo in Francia tali preparati erano utilizzati largamente contro la pertosse, i disturbi di petto e le anemie. Così pure in Germania l'uso della lumaca fu studiato e divulgato dal medico Hans Schroder. Sulla base delle conoscenze popolari, agli inizi degli anni 50 il prof. A. Quevauviller intraprese uno studio clinico sistematico sulle proprietà salutari e ne mise in evidenza le virtù calmanti nella tosse, nella pertosse e nella bronchite cronica. Da allora l'impiego della lumaca contro queste patologie non ha cessato di crescere a testimonianza dell'efficacia del preparato e del successo riscontrato dai consumatori che se ne servono.

La ricerca ha verificato le virtù espettoranti e fluidificanti del catarro, attribuendole primariamente alla presenza nello sciroppo di enzimi litici. Tali enzimi sono in grado di decomporre numerose molecole organiche come il denso catarro che intasa le vie respiratorie, alterando la viscosità del secreto bronchiale nella direzione di una maggior fluidità, modificandone il volume e permettendone la mobilizzazione e l’eliminazione dai bronchi. Un filone di ricerca considera verosimile che il preparato contribuisca a liberare dal muco le vie respiratorie anche perché riduce l'adesività del secreto bronchiale. Ad oggi la maggior parte dei ricercatori sono concordi nel ritenere che l’effetto calmante sulla tosse dello sciroppo di lumaca è provocato dalle proprietà fluidificanti del muco bronchiale e dall’azione dei neuropeptidi che agiscono, per via nervosa, sul riflesso della tosse, inibendolo, e sul rilasciamento della muscolatura liscia bronchiale. 
Ottimo anche in caso di gastrite acuta.
Lo sciroppo di lumaca può essere utilizzato in tutti i processi irritativi delle vie respiratorie bronchiali, per sciogliere il catarro e facilitarne l'eliminazione; nella pertosse, nella tosse associata a stati influenzali, para-influenzali ed a bronchiti acute e croniche, per arrestare lo stimolo della tosse e fluidificare il muco al fine di favorirne l'eliminazione.
Un ulteriore studio ha dimostrato che tale sciroppo è efficace anche sui bambini fin dai primi mesi d’età.

Diverse aziende in Italia lo preparano e distribuiscono. Ma il più efficace, l’originale, è quello preparato secondo l’antica ricetta bavarese: saccarosio, estratto di lumache, estratto fluido di timo, potassio sorbato. Sconsigliato ai diabetici .

giovedì 16 maggio 2013

TORTA "Welcome back Carlo"




"Welcome back Carlo"...come mi ha suggerito Giusy durante una delle nostre partite a Ruzzle (avessi mai vinto una volta!!!) è la torta dedicata al rientro a casa di mio marito Carlo appena operato di ernia. 
Complici i miei bimbi che hanno voluto che creassi papà guarito ma ancora con cuscino e telo "del colore dei dottori che ti tagliano!" O_O

Ed ecco cimentarmi...torta margherita, spennellata di confettura alle fragole, ricoperta di PDZ bianca, tempestata di cuoricini e poi lui....Carlo!!! Devo dire che gli esseri umani sono proprio difficili da creare...

A voi la carrellata della preparazione.





mercoledì 15 maggio 2013

IMPARIAMO a DISEGNARE


Visto la giornata uggiosa ho pensato, i bimbi ed io abbiamo programmato un pomeriggio "disegnoso".
Matite, pennarelli e pennelli, tempere e acquerelli sono già pronti sul tavolo in attesa del ritorno da scuola.
In questi giorni è venuta a trovarci nonna Tecla (la mia favolosa suocera) che mi dice: "io però so disegnare solo una casetta!!".....e allora ecco un post veloce con una raccolta e "trucchi" per un bel pomeriggio "disegnoso"!!!









martedì 14 maggio 2013

CHEESCAKE di FRAGOLE



Ho girato vari blog e ho trovato milioni di ricette di cheescake
Dopo qualche tentativo e un mix con la mia ricetta storica..ecco una gustosa cheescake alle fragole.

INGREDIENTI:
gr. 500 fragole
ml.200 panna fresca
ml.200 ricotta per dolci
gr. 200 robiola
gr. 125 zucchero a velo
gr. 15 colla di pesce, 
gr. 250 biscotti digestive
gr.100 burro, confettura di fragole.

PROCEDIMENTO
Iniziamo con mettere la colla di pesce in ammollo con l'acqua fredda.
Sbricioliamo i biscotti e mettiamoli in una terrina e aggiungiamo il burro fuso.
Foderiamo uno stampo con la pellicola.
Mettete l'impasto di biscotti come base e premete bene affinche' sia compatto.
Tagliare le fragole a meta' e posizionarle intorno allo stampo.
Tenetene da parte un paio di fragole per la decorazione e le restanti tagliatele a pezzetti.
Montate a neve la panna e tenetela in frigo.
A parte montate la ricotta e la robiola con lo zucchero a velo.
Poi sciogliete in 2 dita di latte la colla di pesce e quando si e' sciolta mettetela nell'impasto, incorporate delicatamente la panna e le fragole all'impasto e versarlo nello stampo.
A questo punto mettiamo in frigorifero almeno per 4 ore.
Frulliamo la confettura di fragole, fino a quando diventa vellutata, con l'aiuto di un cucchiaio cospargetela sopra al cheesecake.
Poi mettiamo per un oretta in frezeer prima di servire.

lunedì 13 maggio 2013

GLI SPAZI NELLA CAMERETTA DEI BAMBINI

All'interno delle scuole e degli asili si può osservare come gli spazi e gli angoli di gioco e di attività siano creati spesso all’interno di stanze semplicemente rettangolari, con il solo uso di accorgimenti pratici quali l’arredo o i pannelli mobili che rendono ugualmente queste zone raccolte e ben circoscritte. Partendo dall’osservazione degli angoli di gioco che si trovano nelle scuole materne e negli asili nido (Lo spazio del bambino, C.Castelli Fusconi) si possono riconoscere gli spazi destinati alle varie attività che vi si svolgono, così da poterle riproporre e riadattare in versione domestica.

Nell'ambito dell’architettura, degli arredi, della pedagogia, della psicologia ambientale sono stati affrontati notevoli studi sull’importanza degli ambienti e degli spazi dedicati ai bambini e su quale sia il legame tra lo spazio ed il bisogno evolutivo del bambino; ma questi approfondimenti sono stati applicati limitatamente ad edifici pubblici o collettivi quali asili, scuole, musei, biblioteche, ospedali e città.
Poco o quasi niente di corrispondente è stato approfondito per quanto riguarda la casa, la sfera privata in cui il bambino trascorre comunque molto tempo della sua infanzia.

Faccio perciò questo invito alle Mamme, non soltanto nella loro veste di educatrici e di esperte in “materia di figli”, ma soprattutto come adulti che hanno la facoltà di modificare l’assetto delle cose in casa propria: provate voi stesse, come genitori, a diventare le progettiste e le ideatrici degli ambienti domestici in cui vostro figlio cresce, gioca e vive la sua infanzia.

Di norma lo spazio familiare riconosciuto come luogo destinato al bambino è la sua cameretta, riconducibile non soltanto al momento del sonno ma spesso adibito allo svolgimento di tante altre attività  quali costruzioni, disegno, gioco simbolico, eccetera.
Ribadisco come sempre che penso sia preferibile che non sia tutto ammassato e stipato in cameretta; ma mi rendo anche conto che ognuno possa avere le proprie motivazioni per non desiderare che il bambino si insedi negli altri ambienti della casa (un motivo a caso: renderla più presentabile!). 
Gli “angoli” sono versatili e pertanto possono essere collocati sia nella cameretta sia organizzati in altri luoghi domestici, pur sempre rimanendo riconoscibili e riconducibili alle attività dei bambini.

Per migliorare la concentrazione ed evitare che il bambino venga distratto o troppo stimolato da un’organizzazione spaziale che crea confusione, è consigliabile che “gli angoli” siano fisicamente separati tra loro divenendo degli spazi di gioco ben precisati.

E’ così che sarà sufficiente mettere di traverso un mobile, in posizione perpendicolare alla parete (una panca, una piccola libreria, un tappeto, un buffet, un tavolo) per ottenere due spazi separati.
Se non c’è la possibilità materiale di intervenire sull’arredo è bene comunque dividere i giochi a seconda dell’attività e non tenerli tutti mischiati in un unico contenitore.

Gli angoli che si possono realizzare sono davvero tanti e sta alla vostra inventiva e creatività pensarli e organizzarli: da quelli per il gioco simbolico (con bambolotti, pannolini, vestiti, crema, copertina) a quelli del travestimento (con foulard, cravatte, borse, cappelli, parrucche, trucchi) a quello per le attività manuali (con matite, fogli, forbici, colla) e via discorrendo.

Allora ecco qualche spunto per organizzare gli spazi nella cameretta: una carrellata di immagini che ritraggono gli angoli di gioco e attività che proprio non possono mancare in casa. {cit. Mamma Acrobata}

Voi che angoli avete predisposto nella cameretta dei vostri bambini?